Convertitevi e credete al Vangelo
Gesù diffonde il Vangelo di Dio; lui stesso ha chiamato il suo messaggio buona notizia, Vangelo. Invita a convertirsi e chiama i primi quattro discepoli, proprio come esempio concreto di conversione, condizione necessaria per essere cristiani e discepoli, percorrere la strada del Maestro e compiere i suoi gesti di preferenza. Ciò che fa il discepolo è la sequela, non l'apprendimento di una dottrina; per questo l'essere discepolo è una condizione permanente.
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21
Gennaio
2018
Videro dove dimorava e rimasero con lui
Il Vangelo di questa domenica dà un resoconto quasi stenografico di un incontro, di un annuncio, di un nuovo incontro, di una vita cambiata. Il Battista indica Gesù, due suoi discepoli gli vanno dietro e lo interrogano. Uno è Andrea il quale, incontrato Gesù, lo racconta al fratello Simone e lo conduce da Lui; Gesù lo guarda profondamente (uno sguardo che entra fin nelle pieghe dell'anima), lo invita a stare con lui e gli cambia il nome, la vita.
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14
Gennaio
2018
Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento
Dopo il battesimo di Gesù si aprirono i cieli, e come colomba lo Spirito di Dio si fermò su di lui, e la voce del Padre disse:
“Questo è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto”.
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07
Gennaio
2018
Siamo venuti dall’oriente per adorare il re
«Dov’è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo» (Mt 2,2).
Con queste parole i magi, venuti da terre lontane, ci fanno conoscere il motivo della loro lunga traversata: adorare il re neonato. Vedere e adorare: due azioni che risaltano nel racconto evangelico: abbiamo visto una stella e vogliamo adorare.
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06
Gennaio
2018
I pastori trovarono Maria e Giuseppe e il bambino. Dopo otto giorni gli fu messo nome Gesù
Inizia l'anno dinanzi al volto di una giovane donna che ha partorito nella verginità. La scena del Vangelo mostra un episodio della vita di una famiglia ebrea, ma molti elementi sono inusuali. È una famiglia povera, i visitatori sono semplici pastori - gente rude e di basso livello sociale - la culla per un primogenito è una umile mangiatoia. Inaudito è - ancora - il protagonista: quel piccolo neonato è il Figlio di Dio, il Salvatore del mondo, l'atteso dalle genti. Torniamo ancora dinanzi a quella giovane madre: definita solennemente dalla Chiesa universale Theotokos, Madre di Dio e, per questo, anche madre nostra.
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01
Gennaio
2018
Il bambino cresceva, pieno di sapienza
È il rito della purificazione rituale degli sposi, preannuncio della purificazione che in Gesù e per mezzo di Lui si compie per la vita di tutto il popolo. Gesù è il personaggio protagonista e tuttavia è il destinatario delle azioni di altri; il Signore si mostra mite, tutto consegnato in obbedienza alla volontà del Padre in merito alla circoncisione, alla purificazione e all'offerta dei primogeniti.
Anche Maria è obbediente al Signore: chiamandolo come Dio stesso aveva detto attraverso l'Angelo, mette in risalto che questo Bambino è Figlio di Dio. Poco conta la nota riguardante l'offerta delle tortore che dice la povertà della Santa Famiglia. Solo a nomi Gesù è più che ricco: conforto di Israele, Messia del Signore, bambino Gesù, la salvezza che viene, luce per illuminare le genti, gloria del suo popolo. Nomi che dicono la sapienza e l'affetto dei padri ebrei che aspettano il Messia. Simeone è l'icona di questa attesa.
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31
Dicembre
2017
Oggi è nato per voi il Salvatore.
Nei pastori è abbozzato il cammino di ogni credente: dopo aver udito, andarono, videro e riferirono. Dalla loro testimonianza, nasce lo stupore di quelli che udirono. I pastori, quindi, tornarono alle loro occupazioni glorificando e lodando Dio. Dopo l'udire c'è l'andare, il vedere e il lodare. Questa è la forza missionaria della Chiesa. Dio dà dei segni della sua presenza in mezzo al popolo. Gesù è il segno per eccellenza, ma lo diviene solo per chi ha fede. È come per le parabole: comprende chi crede. Guardando Maria i pastori imparano a mettersi davanti al mistero: anche loro, come Maria, dopo l'annuncio dell'angelo cantano il "Magnificat".
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25
Dicembre
2017
Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi.
La Parola da oggi abita la terra, vi fissa la sua tenda. Scuote la storia di allora, come la nostra di oggi. Vuole infatti diventare amico dell'uomo, di ogni uomo.
Luce attesa a lungo, dai secoli, ora si rivela senza clamore. Bisogna quindi saperla cercare e vedere. Proprio in una stalla?
Il rimbalzo per noi è evidente: potremmo ben capire dove cercarlo e trovarlo se il nostro linguaggio fosse quello dell'accoglienza, dell'aiuto, del porgere la mano.
Ancor peggio, non solo in un luogo oscuro e misero come una stalla, ma anche in un neonato, fragile e bisognoso di ogni cura.
I pastori non erano persone altolocate, provviste di grande lignaggio o di esorbitanti fortune. I poveri d'Israele erano decisamente disprezzati. Eppure sono i primi ad accorrere.
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25
Dicembre
2017
Ecco concepirai un figlio e lo darai alla luce
La giovane fanciulla di Nazareth è graziata da Dio. Ha ricevuto un dono speciale, non rendendola un oggetto ma un soggetto attivo, pronto a rispondere in piena autonomia.
Le viene affidata una missione unica, senza precedenti nella storia della salvezza. Le si apre un'avventura straordinaria che raccoglie la speranza che ha sorretto per secoli tutte le vicende della storia d'Israele.
Ora è giunto il momento salvifico per Israele e per tutti i popoli.
Attraverso l'assenso di una giovane donna. Non viene abbandonata, lasciata a se stessa. L'angelo la rassicura "Il Signore è con te".
Non solo guida i suoi passi, illumina il suo cammino ma lo compie insieme a lei, con una presenza indefettibile, degna della fedeltà dimostrata nei secoli.
24
Dicembre
2017
In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete
Giovanni non è la Luce, lo afferma nitidamente e con coraggio. Però l'ha conosciuta ed amata, se ha accettato una vita rude e ridotta alle minime esigenze pur di dare risposta a quanto dentro di lui urgeva.
Continua a spendersi, a ripetere senza stancarsi il suo messaggio, pur collocandosi in seconda posizione. Accetta il ruolo, non di comparsa sulla scena, ma di inviato dell'Altissimo che non si sceglie il ruolo primario, più appariscente, più vantaggioso, ma accetta quella che è la sua missione nell'unico percorso di vita che viene concesso agli umani.
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17
Dicembre
2017