La passione del Signore.
Gesù entra da re, ma lo stile del suo ingresso non è segnato dalla prepotenza dei trionfi terreni: non un cavallo bardato regalmente, bensì un asino, coperto dai mantelli dei discepoli; acclamato con rami di alberi e non con le trombe e i peana di vittoria di un esercito. Entra come "figlio di Davide". Conquista la sua città non con la guerra, ma come "re mite... che viene nel nome del Signore". L'ingresso di Gesù in Gerusalemme, umile e semplice, va letto alla luce di quanto Gesù stesso dichiarerà di fronte a Pilato: "Il mio regno non è di questo mondo".
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25
Marzo
2018
Se il chicco di grano caduto in terra muore, produce molto frutto.(Messa del mattino e della sera)
Di fronte alla prospettiva della morte in croce, Gesù è turbato, ma non cambia la sua volontà di salvezza: "Padre, glorifica il tuo nome". Dal cielo giunge la risposta del Padre che garantisce al Figlio la "glorificazione". La gente non capisce e Gesù spiega: la sua morte è "il giudizio su questo mondo"; è la sconfitta del "Principe di questo mondo", il demonio, che "sarà gettato fuori". E l'autore della sconfitta del demonio e della salvezza dell'umanità è proprio Cristo in croce: "Io, quando sarò innalzato da terra - cioè innalzato sulla croce -, attirerò tutti a me".
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18
Marzo
2018
Dio ha mandato il Figlio perché il mondo si salvi per mezzo di lui.
Nicodemo, un anziano giunto alla sera della vita, va da Gesù di notte. E Gesù vuole farlo venire alla luce perché comprenda che ci s'innalza (sulla croce) per nascere, non per morire. Si tratta della seconda nascita, una qualità di vita che vince l'angoscia della morte. Nicodemo, ricercatore della legge, non ha trovato come rinascere. E Gesù gli spiega come.
Parole infinite quelle tra Gesù e Nicodemo: "Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito". Dio ama questo mondo, con tutte le sue terribili strutture di pensiero, d'ingiustizia, di violenza del potere. Questo contrasto insanabile è sanato con l'amore di Dio, con il sacrificio d'amore del Figlio. La salvezza del mondo è totalmente legata con la nostra fede.
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11
Marzo
2018
Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere
Se non bastano i miracoli per credere in Gesù, quali altri segni deve dare? Sullo sfondo della scena del Vangelo di oggi già s'intravvede la Risurrezione dai morti, il segno dei segni. Quando non bastano gli agnelli, la vittima la provvede Dio stesso: è Gesù, il Figlio amato, vittima, sacerdote e altare. E il suo corpo è il tempio nuovo, la vera casa del Padre.
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04
Marzo
2018
Questi è il Figlio mio, l’amato.
Le parole del Salmo tra le due letture della Messa possono ben esprimere lo stato d'animo di Abramo che, insieme al figlio Isacco, sale sul monte dove, per ordine di Dio, dovrà sacrificare il figlio, che, inconsapevole, porta sulle spalle la legna sulla quale la sua morte si dovrà compiere. Allo stesso tempo possono illuminare lo stato d'animo degli apostoli ai quali Gesù, qualche giorno prima, ha preannunciato la propria morte in croce.
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25
Febbraio
2018
Gesù, tentato da satana, è servito dagli angeli
Nel brano di Marco i quaranta giorni e le quaranta notti dell'antico diluvio sono vinti dai quaranta giorni del digiuno di Gesù, che nel deserto sconfigge le tentazioni e gli inganni di Satana. Ora Gesù, sconfitto il signore delle tenebre, proclama la sua "buona notizia": "Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino". La partecipazione a questo regno è alla portata dell'uomo, di ogni uomo, a condizione che esso sia disponibile a credere con la vita a questa "buona notizia" e a trasformarla in una esistenza nuova:
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18
Febbraio
2018
Il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
"Ecco ora il momento favorevole, ecco ora il giorno della salvezza!". Le parole di Paolo segnano l'inizio della Quaresima: i giorni della conversione sono a nostro favore, per la nostra salvezza, nella convinzione che, sebbene già redenti dal Signore Gesù, abbiamo sempre bisogno di essere da lui salvati e rinnovati. La Messa del mercoledì delle Ceneri presenta gli appelli del profeta Gioele, di San Paolo e di Gesù: forti inviti alla conversione diversi nella formulazione, ma univoci e complementari nei contenuti."Ritornate a me con tutto il cuore" invoca Gioele; "Lasciatevi riconciliare con Dio" indica Paolo. Ecco il primo messaggio: la Quaresima è il tempo della riconciliazione con Dio e del ritorno alla pienezza dell'amore verso il Padre; quindi un cammino per avvicinarci sempre più a colui che ci ha creati e redenti.
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14
Febbraio
2018
La lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato
La lebbra è malattia, ma anche ostacolo nel rapporto con Dio, perché esclude dalla partecipazione alla vita e al culto del popolo, della comunità. La lebbra è il massimo della povertà perché emargina e contagia; questa volta, al contrario, è la purezza della persona di Gesù a "contagiare" e a purificare, passando dal Signore al malato e rintroducendo quest'ultimo nella piena comunione.
La guarigione del lebbroso è segno messianico perché mostra il Regno di Dio presente e operante in mezzo agli uomini. Non un miracolo fra gli altri, ma con grande carica simbolica: perché è la guarigione di un maledetto (un intoccabile toccato) e perché, nell'imposizione del silenzio, si coglie il significato profondo: il miracolo è segno della signoria di Dio.
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11
Febbraio
2018
Guarì molti che erano affetti da varie malattie
All'inizio di una giornata-tipo di Gesù un "piccolo" miracolo. La logica degli uomini si sarebbe aspettato qualcosa di più sensazionale, impressionante, come una risurrezione ad esempio. Questo perché noi siamo abituati a pensare il miracolo come un segno di potere (la stessa logica di Satana nelle tentazioni). Per Gesù, invece, non conta il clamoroso; i suoi miracoli sono tutti segno della compassione e della misericordia; per questo ciò che conta è il messaggio contenuto nel segno e il suo significato è universale nel tempo e nei luoghi.
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04
Febbraio
2018
Insegnava loro come uno che ha autorità
La liberazione dell'uomo avviene in una sinagoga. Il popolo dell'antica alleanza conosceva certamente il mistero del male e la sua prepotenza che imprigiona la vita. Solo Dio può liberare da una schiavitù di fronte alla quale l'uomo è debole e vinto, incapace di affrancarsene; è il mistero del male, al quale è connesso il potere della morte, Ora giunge la rivelazione della potenza divina capace di liberare l'uomo dal male: è l'incontro vincitore del Signore con il dramma della storia umana.
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28
Gennaio
2018