Egli doveva risuscitare dai morti.
È il Vangelo di Giovanni, colui che sa di essere l'ultimo testimone oculare della risurrezione. Il più giovane tra gli Apostoli, probabilmente è vissuto molto a lungo, sapendo che tutti gli altri erano scomparsi e allora prepara il passaggio dalla fede di chi ha visto a chi, senza aver visto, crede alla sua parola, aiutando nel passaggio dall'esperienza dei primi alla nostra.
La scoperta del sepolcro vuoto è una conferma importante. A fare la scoperta per prime sono state alcune donne, la cui testimonianza era priva di valore giuridico: indizio già questo di un ricordo effettivo e non di una invenzione. Senza il sepolcro vuoto, i discepoli mai avrebbero potuto credere nella risurrezione di Gesù: un risorto il cui cadavere fosse ancora visibile nella tomba, sarebbe stato assurdo e inimmaginabile.
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21
Aprile
2019
Perché cercate tra i morti colui che è vivo?
In una sola parola il cuore del cristianesimo, la prima formula di fede: eghèrthe, "è risorto". Questo è il minuscolo "seme" di tutta l'incredibile fioritura che avrebbe bonificato i secoli futuri. Gesù Cristo, crocifisso e risorto, è l'unica risposta adeguata che contiene anche il seme della nostra risurrezione. I primi cristiani ne erano stati così impressionati e affascinati da ripetere spesso, soprattutto durante la celebrazione eucaristica, questa appassionata invocazione: "Marana tha. Vieni, o Signore". Le stesse Chiese erano rivolte verso Oriente, dove sorge il sole, simbolo del Signore che porta il giorno senza tramonto.
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20
Aprile
2019
Venerdì Santo Passione del Signore
Isaia annuncia la morte di Gesù come "sacrificio di riparazione": egli è l'"agnello condotto al macello", "trafitto per le nostre colpe, schiacciato per le nostre iniquità". Noi meritavamo il castigo di Dio, ma questo "si è abbattuto su di lui" ed è questo castigo "che ci dà salvezza". In virtù del suo sacrificio Gesù "avrà successo, sarà onorato, esaltato e innalzato grandemente". Il castigo subito per la nostra salvezza diventa quindi gloria: "Vedrà la luce... giustificherà molti" e riceverà "in premio le moltitudini".
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19
Aprile
2019
Passione di nostro Signore Gesù Cristo (Messa del mattino e della sera)
Nella domenica delle Palme si ascolta per intero il racconto della passione del Signore.
Il viaggio di Gesù verso Gerusalemme sta per giungere al termine. Dopo Gerico, le ultime due tappe sono Betfage e Betania. Qui si svolge un'azione dal significato simbolico, profetico. Gesù manda due discepoli a prendere un puledro di asina, per entrare in Gerusalemme a dorso di esso. Il simbolo è quello della regalità mite e pacifica di Gesù; ma una regalità contestata e rifiutata.
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14
Aprile
2019
Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei.
Doveva essere una chiara sentenza di morte, eseguita per lapidazione. Gesù la rovescia in due frasi: "Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei" e "Va' e d'ora in poi non peccare più". Gesù legge e parla alle coscienze degli accusatori e dell'adultera. L'evangelista Giovanni lo scrive anche nella sua lettera.
"Chi dice: ?Non ho peccato!' è bugiardo" (1Gv 1,8-9) e "Chi ha conosciuto Dio non pecca " (1Gv 3,6). L'uomo da solo è peccatore (la solitudine è peccato); l'uomo che incontra Dio in Gesù, e quindi conosce la misericordia, per grazia può non cadere più nel peccato dell'incredulità.
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07
Aprile
2019
Questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita.
Dio e i peccatori; in mezzo gli scribi e i farisei con la loro diffamazione; questo è il filo conduttore del capitolo 15 di Luca. L'apprensione del Signore è prima di tutto per costoro perché, mentre i peccatori si lasciano avvolgere dalla misericordia, al contrario la reazione dei farisei e degli scribi raggiunge l'apice nella riottosità del figlio maggiore.
La domanda da porsi, oggi, non riguarda l'estensione della misericordia, ma la nostra capacità di consentirla.
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31
Marzo
2019
Se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo.
Dalle tragedie alla prospettiva di una vita rinnovata. Nella Pasqua del Signore è il volto nuovo della morte. Non più la morte come punizione. La morte è la morte. Tutti muoiono. Ma è qui la svolta pasquale della vittoria della vita sulla morte.
Nella parabola del fico sterile c'è un segreto supremo di misericordia. Il padrone è Dio si presenta con giusto giudizio. E il vignaiolo, Gesù, che deve tagliarlo, obietta e rinvia di un anno accompagnandoci con cura e premura fino al frutto. Anche la conversione è opera di Dio in Cristo!
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24
Marzo
2019
Mentre Gesù pregava, il suo volto cambiò d’aspetto.
La trasfigurazione è luce su luce, ma succede appena dopo l'invito del Maestro ("Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua!") ed è un spinta alla sequela. Due i segni: cambia il volto di Gesù e la sua veste diventa lucentissima, compaiono anche Mosè ed Elia, i vertici della Legge e della profezia. Il sonno dei tre discepoli è segno della loro incomprensione, ma resistono al torpore e riescono a vedere la gloria di Gesù. Pietro prova a parlare ma una nube li copre mentre rivela la gloria di Dio. Chiusi gli occhi, restano aperti gli orecchi che odono la voce che indica in Gesù "Il Figlio mio!".
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17
Marzo
2019
Gesù fu guidato dallo Spirito nel deserto e tentato dal diavolo.
Non solo nel deserto si è tentati. Gesù è sempre guidato dallo Spirito ma si lascia condurre anche da Satana. Non bastano quaranta giorni di digiuno e preghiera per vincere; a volte può bastare un istante per cedere. Anche a Satana basta un istante per mostrare tutti i regni. Più insinuante, nella tentazione, è l'uso della Parola di Dio, piegata alla nostra volontà.
Tentati, ma non abbandonati. Gesù, nel deserto, è pieno di Spirito Santo; Dio è su di lui e con lui. Satana ne è consapevole e lo usa per adescarlo, sedurlo (portarlo a sé): "Se tu sei figlio di Dio". L'essere figlio di Dio non lo dispensa dalla prova. Anzi, le tentazioni riguardano proprio questo rapporto, fino alla croce.
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10
Marzo
2019
Il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
Le parole di Paolo segnano l'inizio della Quaresima: i giorni della conversione sono a nostro favore, per la nostra salvezza, nella convinzione che, sebbene già redenti dal Signore Gesù, abbiamo sempre bisogno di essere da lui salvati e rinnovati.
Per questo cammino di riconciliazione la premessa necessaria sta nella consapevolezza che le vicende della vita e la nostra umana fragilità ci hanno allontanato da Dio. Senza questo umile riconoscimento della nostra situazione di peccatori, il cammino non può avere inizio, né può essere efficace.
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06
Marzo
2019